Il progetto nasce dall’esigenza da parte del consorzio Melinda s.c.a. di una nuovo stabilimento, in grado di affrontare le crescenti esigenze del mercato ed adeguarsi agli scenari futuri. Il fabbricato è stato realizzato in ampliamento dell’esistente edificio della cooperativa C.O.B.A. di Denno.
Oltre alla sala di precalibraggio e confezionamento delle mele il progetto prevedeva una zona uffici, gli spogliatoi del personale, infermeria, cucina, mensa/sala relax, una sala didattica, parcheggio interrato di 160 posti, e zona pre-carico della frutta). Lo stabilimento occupa una superficie coperta di circa 10.000 mq ed una superficie calpestabile di circa 20.000 suddivisa in quattro livelli.
In tutti i nuovi spazi si respira il connubio indissolubile tra una notevole complessità tecnologica, data dalla necessaria interfaccia tra lo stabilimento esistente e le nuove macchine di lavorazione, e un comfort che caratterizza tutti gli ambienti di lavoro dello stabilimento.
Il comfort ambientale è infatti uno dei principali temi di questo progetto ed è ottenuto grazie alla somma di più fattori: l’isolamento acustico, dato dalle numerose pareti fonoassorbenti, l’illuminazione naturale data dalla copertura a shed, l’impiego di materiali naturali. Particolare attenzione è stata data al confort del personale predisponendo un riscaldamento radiante a pavimento per la sala lavorazione e a soffitto per gli uffici che sono climatizzati per la stagione estiva. E’ stata prevista una sala relax del personale, una mensa e una cucina. La sala relax potrà essere utilizzata anche per le assemblee. Sopra l’ufficio bolle è stata realizzata un’aula didattica per la formazione dei soci e del personale.
E’ stato coordinato con la compartecipazione costante della committenza l’inserimento degli arredi.
Un altro obiettivo progettuale è stato il risparmio energetico: il calore sottratto alle mele nella fase di frigoconservazione viene recuperato per riscaldare gli ambienti lavorativi. Allo stesso modo si è deciso di recuperare il calore prodotto dai compressori di aria. L’impianto di riscaldamento è di tipo radiante, sia a soffitto che a pavimento. Circa il 50% delle coperture sono a verde pensile mentre la restante parte è il alluminio con falde inclinate a shed. Gli apparecchi illuminanti sono a led, gestiti con regolazione automatica in funzione dell’illuminazione esterna. L’irraggiamento solare è controllato e gestito con schermature mobili.
Alla complessità del progetto è stata si è aggiunta l’impellente necessità di realizzare l’opera in un tempo breve per consentire la rapida messa in funzione delle macchine di lavorazione.
L’opera è stata realizzata in 18 mesi. La Direzione dei lavori è stata effettuata con l’ausilio di 10 tecnici che si sono rapportati costantemente con 22 ditte in cantiere (9 ditte appaltatrici e 13 affidamenti diretti).